Scriverò di te
come una poesia,
parlerò di te
con la malinconia,
proverò con te
la gioia, l’allegria,
il sogno della vita
che fugge e vola via.
Cercherò con te
quella speranza che
col tempo diverrà
amore e verità;
poi dirò di te
che sei la vita mia,
mi sfuggi tra le dita,
ma poi ritorni mia.
Seguirò con te
il segno dell’amore
che palpita il mio cuore
e brucia dentro te;
sarò per te
quell’ombra che non sa
cos’è la verità,
ma solo la poesia
di un mondo immaginario di sogni e fantasia
se tu ritorni mia.
Pietro Baratta, poeta salernitano, coltiva fin dall’adolescenza la passione per la musica e la poesia. L’amore è il tema nodale di tutti i suoi scritti. Partecipa a differenti rassegne canore, tra cui ricordiamo “Tirreno Festival” che lo vede protagonista in più edizioni. L’incontro con Giuseppe Ippolito è fondamentale per trasformare in “musica” alcune sui scritti. Partecipa a vari concorsi letterari. Nel 2012 pubblica “Dedicato all’Amore”, una raccolta di poesie, e si aggiudica il premio “Poeti per la repubblica”.
Una breve intervista ce lo presenta.
Chi è Pietro Baratta?
Un autore, più precisamente il poeta per la vita.
Nell’era dell’editoria digitale quale è secondo lei il futuro della poesia?
Non dei migliori, visto che si stanno allontanando tutti dalla lettura in genere, anche da quella digitale.
Nelle sue performance lei coniuga poesia e musica, la musica è un ottimo strumento per diffondere la poesia. Al di là della musica crede che la poesia come genere letterario possa trovare altre forme di espressione?
La musica è un ottimo strumento per diffondere la poesia, perchè coinvolge emotivamente chi la ascolta… puoi notare benissimo quante persone scaricano brani da iTunes. La poesia può certamente trovare altre forme di espressione… siamo noi con il nostro vivere quotidiano a crearle …e molte volte, come per magia, non ce ne accorgiamo.
Pensa che i nuovi strumenti offerti dalla rete possano far sviluppare nuovi generi letterari?
Potrebbe, perché no… su questo mondo tutto è in continua evoluzione… tutto è in movimento… ed è anche tutto naturale.
Per concludere, la nostra domanda di rito: c’è una frase che le è piaciuto scrivere più di tutte? Se sì, quale e perché?
La fine di una mia poesia dal titolo “Il nettare della vita”, dove dice…
Invecchia sognando
un posto nel tempo,
per vivere accanto
ad un amore che senti
brillare nel mondo
di spazi e di eterno!
Un messaggio ai lettori di Connessioni Letterarie…
Provate a riportare su di un foglio di carta le emozioni vissute in un attimo… ben presto le ritroverete trasformate in poesia… che vi accompagnerà in tanti altri momenti della vostra vita.
Un caro abbraccio a tutti coloro che si sentono poeti, ed ai tanti altri che hanno sempre desiderato esserlo.
Tonia Zito
