Uno spazio all’aperto per leggere, consultare testi, prendere libri in prestito. È l’Open Air Library di Magdeburgo, un progetto sviluppato dal 2005, a Salkbe un quartiere degradato della città tedesca caratterizzato da disoccupazione, imprese e attività commerciali in chiusura, spazi abbandonati.
Un esperimento urbanistico Città in prova nato con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini nella riqualificazione urbana per rafforzare lo spirito di appartenenza, stimolare la volontà di riappropriarsi di un luogo, anche cambiandone la destinazione e l’uso nel rispetto della sua identità.
Culminato nel 2009 grazie ai finanziamenti del governo federale e alla volontà dello studio di architettura KARO Architekten il progetto ha dato vita ad un nuovo modello di biblioteca.
La biblioteca, creata recuperando materiali e spazi inutilizzati, si sviluppa in un ambiente totalmente aperto usando come materiale da costruzione le casse da imballaggio delle lattine di birra. Le scaffalature ricavate da nicchie scavate in una parete molto spessa sono state riempite con i libri donati dai stessi cittadini.
Lo spazio è stato arricchito da una caffetteria e un palcoscenico da usare per reading, concerti, spettacoli scolastici ed è diventato ben presto uno spazio identitario in cui riconoscersi.
L’assenza di pareti, di un tetto che delimiti i confini fa sì che i cittadini lo sentano come uno spazio pubblico, a misura dei loro bisogni e necessità. La biblioteca è aperta 24 ore su 24 ed è gestita interamente dagli abitanti che diventano in tal modo realizzatori e gestori dello spazio.
Un esperimento che sottolinea la necessità di coinvolgere in prima persona i cittadini negli interventi di riqualificazione urbana per creare spazi identitari e culturalmente condivisi. Un esempio che sottolinea quanto sia importante riutilizzare spazi già esistenti conservandone l’identità ma trasformandone funzione e valore per adeguarli ai bisogni del quartiere.
Tonia Zito