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Nuovo immaginario italiano

Scritto da Tonia

nuovo_imm_italianoLe recensioni Di Connessioni Letterarie

Un colloquio interculturale proposto dalle autrici come esercizio all’ascolto e all’interpretazione dell’incontro mette a confronto i testi di autori italiani e migranti mostrando l’immaginario italiano dell’immigrazione sotto l’impatto del crescente fenomeno migratorio. Una dettagliata analisi comparata tra autori autoctoni e migranti nell’ambito della letteratura italiana dell’immigrazione nell’arco temporale compreso tra il 1990 e il 2008. Le autrici attraverso il dialogo tra scrittori italiani e migranti mostrano un duplice modo di vedere l’immigrazione.

Ciò che emerge dall’analisi dei testi italiani è che molto spesso l’immaginario letterario corrisponde purtroppo a quello proposto dai mass media: l’immigrato troppe volte è associato al clandestino, al delinquente che minaccia la stabilità degli italiani, che ricorda una povertà non troppo remota che gli italiani hanno rimosso, e che oggi a causa dell’impoverimento degli ultimi anni rappresenta lo spettro di un declassamento economico e sociale in cui potrebbero cadere o sono già caduti. Quasi del tutto assenti nell’immaginario italiano sono le altre figure come i rifugiati politici, come a testimoniare la loro invisibilità.

Nell’immaginario migrante, all’opposto, domina la figura dell’integrato, un nuovo cittadino italiano che si muove a suo agio nella società di arrivo intrattenendo relazioni sociali a tutto tondo con gli autoctoni senza dimenticare le difficoltà derivanti dall’inserimento in una società avvertita al principio come straniera.

Gli autori migranti conoscono la realtà dall’interno e restituiscono un’immagine più veritiera rispetto a quella fornita dagli scrittori italiani. I loro personaggi appaiono forti, vitali e anche quando iniziano il progetto migratorio sotto i peggiori auspici, sono determinati a integrarsi nella società italiana.

Gli autori migranti, avendo avuto esperienza diretta del fenomeno, sono più precisi e verosimili nel descrivere le tappe del progetto migratorio, affrontano con estrema lucidità tulle le sofferenze affrontate senza risparmiare critiche alla società italiana capaci sia di gesti di profonda generosità che di atti di atroce razzismo.
Le autrici rilevano le tre tipologie con cui la letteratura italiana vede e immagina lo straniero: lo straniero integrato; lo straniero in via d’integrazione e le figure della clandestinità.

Nell’analisi delle opere letterarie che tematizzano la figura dello straniero integrato, M. Cristina Mauceri e M. Grazia Negro ci presentano un quadro opposto. Gli scrittori migranti immaginano  molti stranieri  integrati e inseriti orgogliosi di vivere nel nostro paese senza nascondere il difficile percorso che si cela dietro questo traguardo. Ci presentano personaggi agguerriti, preparati professionalmente, ironici e simpatici alle prese con una società che si nasconde dietro i suoi stereotipi.

Gli italiani, invece, ci presentano gli stranieri integrati come figure evanescenti su cui gli autoctoni proiettano il loro desiderio di evasione esotica e la loro solitudine. Spesso raccontano il fallimento del loro progetto migratorio, descrivono una realtà bloccata in preda alle proprie paure, restia a percepire i tanti casi di inserimento positivo nella struttura sociale italiana.

Anche le relazioni instaurate nella società d’accoglienza confermano questo atteggiamento: se i protagonisti degli scrittori migranti instaurano relazioni di amicizia e di amore con gli autoctoni, all’opposto i personaggi degli italiani frequentano gli stranieri non in quanto persone ma per comprendere la loro solitudine e i loro insuccessi sessuali.

Rispetto alla seconda tematica, lo straniero in via d’integrazione, le autrici fanno emergere un dato molto interessante. L’integrazione degli stranieri nelle opere degli scrittori italiani incontra spesso ostacoli. Non di rado i romanzi italiani si concludono con la morte dei protagonisti stranieri rilevando in tal modo le enormi difficoltà e talvolta l’impossibilità di inserirsi nella società d’arrivo. Gli autori migranti comunicano invece un certo ottimismo nonostante le difficoltà da affrontare.

Il tema della clandestinità domina nelle opere degli autori italiani. Gli scrittori italiani danno forte rilievo alla rappresentazione stereotipata dello straniero come prostituta, delinquente criminale rispetto a quelli migranti tendendo a presentare i protagonisti più come una categoria appartenente a un determinato gruppo etnico che come singole persone e non considerando le condizioni reali di vita nei paesi d’origine.

Un testo che si propone come un invito al dialogo, un invito a fruttuosi scambi reciproci per una nuova cultura della società italiana basata sullo scambio e la valorizzazione reciproca.

Titolo: Nuovo immaginario italiano. Italiani e stranieri a confronto nella letteratura italiana contemporanea
Autore: Mauceri M. Cristina, Negro M. Grazia
Anno: 2009
Pagine: 336
Editore: Sinnos
Collana: Segni
Prezzo: 22,00 €
ISBN: 8876091505

Tonia  Zito

 

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