La Fondazione Bizworld, dopo aver chiuso un accordo con Mind the Bridge, ha dato il via in Italia a un modello di insegnamento che educa gli studenti, la futura classe dirigenziale a fare impresa.
Per scardinare l’idea che le future generazioni si cullino sull’idea del lavoro dipendente e del posto fisso occorre rieducare i ragazzi sin da piccoli insegnando loro la possibilità di sviluppare idee per trasformarle in lavoro, come sottolinea Alberto Onetti, chairman di Mind Bridge: “Si tratta di un investimento a lungo termine, ma la capacità di guardare lontano è proprio quello che serve al nostro paese e che purtroppo manca da tempo”.
BizWorld Italia ha avviato un progetto per insegnare le startup nelle scuole medie. Il progetto pilota, realizzato nei mesi scorsi nella suola media di Torino Alvaro Modigliani, è stato progettato dal venture capitalist Tim Drapter e sviluppato nella scuola per volontà dello startupper Adriano Marcoretto.
Attraverso il gioco e il diventimento al corso viene insegnato come nasce e si sviluppa un’impresa. Il corso multidisciplinare di 15 ore destinato a ragazzi di terza media simula un’impresa attraverso il gioco. I ragazzi vengono divisi in gruppi per progettare e piazzare sul mercato i bracciali dell’amicizia. Impersonando i vari ruoli i ragazzi imparano a gestire la loro azienda chiudendo trattative con investitori, studiando le strategie di marketing e comunicazione, decidendo la politica aziendale.
L’idea è formare i bambini di oggi come imprenditori di domani, persone capaci di trasformare le idee in imprese.
L’idea insinuandosi nella mente di bambini e docenti può modificare il concetto stesso di lavoro, non più visto come qualcosa che si cala dall’alto ma come il frutto di un’idea, un progetto che può essere sviluppato generando lavoro per se stessi e per gli altri.
Un piccolo passo per innescare un nuovo modello culturale di lavoro.
Tonia Zito