Lo scorso 18 giugno è stato presentato il nuovo servizio LIA Libri Italiani Accessibili che, sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie, mette a disposizione di persone non vedenti o ipovedenti un catalogo di 2.500 libri in formato digitale.
L’iniziativa sfrutta le potenzialità dell’ebook per offrire opportunità di lettura anche a persone con disabilità visive. Il formato .epub 3.0 consente la creazione di ebook accessibili a tutti, normodotati e non, fruibili su un ampio spettro di device: personal computer, smartphone, tablet, ereader.
Gli ebook accessibili permettono la lettura ad alta voce attraverso la sintesi vocale effettuata tramite screen reader, presente sia su computer che su alcuni smathphone e tablet come iPhone e iPad dotati del sistema integrato VoiceOver; possono convertire il testo digitale nel sistema di lettura a rilievo collegando i propri dispositivi al proprio display braille, danno la possibilità di adattare la formattazione del testo alle proprie esigenze.
Le case editrici che hanno aderito al progetto sono più di quaranta. Nella libreria on line sono disponibili titoli per tutti i gusti: il bestseller Inferno di Dan Brown, Il seggio vacante di J. K. Rowling, Il veleno dell’oleandro di Simonetta Agnello Hornby, ma anche Jo Nesbø, John Grisham, Maigret, le Cinquanta sfumature, le inchieste di Gianluigi Nuzzi, e testi per ragazzi come La fabbrica di cioccolato.
Il progetto, avviato nel 2011, è il frutto della collaborazione di enti pubblici, privati e associazioni di settore: Aie con Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uic) ha operato con il sostegno del ministero per i Beni e le Attività culturali.
Il catalogo offre un ampio spettro di testi adeguato alle esigenze di persone con abilità visive diverse, frutto di una ricerca sulle abitudini di lettura condotta in collaborazione con Doxa Università degli Studi di Milano-Bicocca, UICI-Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e CNUDD-Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità. L’indagine, svolta su un campione di 1.500 persone con deficit visivi tra i 18 e i 65 anni, ha fornito elementi interessanti sul livello di conoscenza delle nuove tecnologie e sulla diffusione degli ebook tra ipovedenti e non vedenti tali da permettere di utilizzare l’evoluzione tecnologica per garantire una piena accessibilità dei prodotti editoriali.
Un’accessibilità che, come ha sottolineato George Kerscher, presidente dell’International Digital Publishing Forum (Indpf), durante la presentazione del servizio, non rappresenta un vantaggio solo per chi ha deficit visivi ma costituisce un’opportunità per tutti permettendo nuove forme di fruizione dei testi, come l’ascolto di un libro durante la guida, e facilitando l’apprendimento delle lingue.
Tonia Zito