Le recensioni di Connessioni Letterarie
«Dottoressa Graham vorrei arrivare subito al dunque. Secondo la sua teoria la crisi energetica mondiale non si combatterebbe ricercando soltanto nuove fonti alternative di sostentamento ma limitando, anche drasticamente, gli attuali consumi o meglio, come lei propone, riducendo radicalmente il numero dei consumatori.
Francamente la cosa mi suona un po’ sinistra e preoccupante…..che cosa intenderebbe fare scusi…..compiere uno sterminio di massa?!» un brusio si solleva in studio.
«Che assurdità!!» commenta con disgusto la dottoressa Scott.
«Pazzia pura!!» ribatte il professor Rubin.
«Se i miei colleghi mi lasciassero spiegare…..No…Non si tratta di uno sterminio di massa. Dio mio…no!…La teoria in sé è molto semplice: il mondo sta finendo le sue risorse energetiche e tra pochi anni, dieci al massimo, cesseranno i servizi primari quali acqua, gas, luce. Immaginate un mondo dove ogni cosa resti al buio, al freddo e immobile. Niente elettricità, petrolio….Un ritorno all’età primordiale. Cosa si fa nel frattempo in cui cerchiamo una nuova fonte energetica?! Se non riusciamo ad avere le risorse necessarie tanto vale diminuirne la richiesta. In che modo? Riducendo il numero di chi consuma……Ibernando la popolazione mondiale!» […] «Mi faccia capire. Secondo lei bisognerebbe mandare in letargo la popolazione mondiale per almeno ….. quanti? Tre, quattro mesi all’anno, per limitare l’utilizzo delle risorse?» […] «Più o meno…si.. Fare in modo che le persone entrino in uno stato naturale di sonno profondo per un periodo di almeno sei mesi durante il quale non ci sarebbero consumi. Se mettessimo la gente a dormire si potrebbero risparmiare risorse. Sarebbe una soluzione provvisoria, ma ci concederebbe tempo per trovare una via d’uscita alla crisi energetica planetaria!»
In un futuro non troppo lontano, per conservare le poche risorse naturali della Terra, la razza umana viene sottoposta a periodi di letargo forzato attraverso un farmaco capace di generare modifiche genetiche negli esseri umani, talvolta devastanti e irreversibili.
Il tenente Bane, un uomo borderline dalla morale discutibile che oscilla tra il desiderio di giustizia e la corruzione, impegnato a recuperare i letargici fuggitivi e a gestire traffici poco chiari, si troverà a combattere contro un’organizzazione terroristica che vuole liberare l’umanità da questa schiavitù.
Uno stile diretto accompagna il lettore in questi scenari post moderni, in alcuni tratti ipertecnologici, in altri poco distanti dalla nostra realtà. La storia si sviluppa a Neo Vegas, una città grigia velata dalla pioggia e dalla nebbia, dove la sete di potere, la corruzione a tutti i livelli societari e la carenza delle risorse delineano una realtà in cui l’oscurità domina i luoghi e le anime.
Letarghya si configura come un testo ibrido, che racconta un mondo fantascientifico usando una trama hard boiled in un futuro distopico non troppo lontano.
Un testo con una chiara denuncia etica e politica che suggerisce la necessità di interrogarci sullo spreco delle risorse naturali per tutelare il pianeta e la volontà di liberare l’umanità da scelte di potere non sempre trasparenti.
Buio e luce, dolore, giustizia e vendetta spingono i personaggi ad agire.
Un ritmo incalzante lega il lettore dalla prima all’ultima pagina. Il linguaggio duro e pulito coerente col contesto genera una lettura scorrevole, la tensione resta alta in tutta la narrazione attraverso alcuni colpi di scena. Nonostante lo stile sia pulito e lineare, ci sono alcune sbavature nella punteggiatura che fanno intuire l’assenza di un editing professionale alle spalle del progetto.
Tonia Zito
Autore: Andrea Di Bartolo
Titolo: Letarghya
Anno: 2019
