Tradotto in più di 220 lingue nel mondo, compresi i dialetti, Il piccolo principe è di sicuro un caso letterario. Solo i testi religiosi vantano un tale numero di traduzioni. E forse, in fondo, Il piccolo principe è in qualche modo un testo che ha a che fare con la fede, la fede nei sentimenti umani, nei legami d’affetto, nell’amore come essenza della vita.
Nessuno stupore allora se qualcuno, in particolare Jérôme Giacomoni, Olivier d’Agay et Matthieu Gobbi, tutti legati dalla passione per i palloni aerostatici, hanno pensato di realizzare un parco a tema ispirato alla poetica del libro.
Lo scorso luglio, in Francia, a Mulhouse, vicino al confine con la Germania, ha aperto infatti questo parco divertimenti che si espande per 24 ettari, diviso in 31 aree di gioco e attrazioni che ricreano la fiabesca atmosfera del Petit Prince. Il parco viene definito “Il primo parco aereo”, probabilmente per via delle sue due attrazioni principali, due grandi mongolfiere ferme al terreno che permettono ai visitatori di vedere il paesaggio montuoso dei Volsgi e dell’Alsazia: un omaggio all’autore Antoine de Saint-Exupéry, che era aviatore prima che scrittore.
Con i piedi per terra si possono invece vedere delle volpi – a richiamare la celebre addomesticata dal principino – un cinema 3D, un planetarium, un roseto, la serra delle farfalle, un labirinto, delle giostre e tanto altro. È presente anche un biplano come quello col quale scomparve l’autore nel 1944, precipitando nel Mar Tirreno nel pieno della Seconda Guerra Mondiale.
Sarà da vedere il successo riscosso da questo parco, ma siamo sicuri che sarà assicurato…
Maria Mancusi