Le recensioni di Connessioni Letterarie
Tommaso è un bambino con una storia difficile, che ha incontrato cattivi maestri. Il padre era sempre entrato e uscito di prigione per motivi vari, droga, violenza ubriachezza, fin quando, coinvolto in una rissa, in cui ci era scappato il morto, non sarebbe tornato a casa per molto tempo. Tommaso arriva alla scuola elementare con il peso di una vita sbagliata, di una vita negata, ma il suo dolore è trasparente, per gli insegnati, trasparente per i compagni di classe. Il suo silenzio le sue difficoltà relazionali vengono trascurate rispetto all’enorme mole di cose che si devono fare: ragazzi da seguire, programmi da finire, visite guidate, riunioni, ecc. Nessuno vede Tommaso e Tommaso decide di farsi vedere: diventa un bambino violento. Che cosa può fare la scuola per lui? Che cosa ha fatto? Nulla. Lo affiderà ai servizi sociali e se ne laverà le mani.
Questa è solo una delle tante storie che vedono come protagonista un cattivo maestro. Nel romanzo di Massimiliano Morescalchi se ne snocciolano tante a dipingere un sistema scolastico che troppo spesso è una macchina burocratica che trascura l’unica cosa che conta e che realmente le viene affidata: l’umanità.
Che cosa accadrebbe allora se davanti a questo scempio la scuola stessa reagisse e decidesse di far pulizia? In bilico tra realtà e immaginazione, una storia che racconta l’amore per una professione, che non è “morta ma non sta nemmeno tanto bene”.
Autore: Massimiliano Morescalchi
Titolo: Cattivi maestri
Editore: Prospero editore
Anno: 2013
Maria Mancusi