Recensioni

Cate, io

Scritto da Maria

Le recensioni di Connessioni Letterarie

“Cate, io” racconta dello sdoppiamento che spesso caratterizza la fase adolescenziale (ma non solo) della vita di moltissime persone: sapere di essere in un modo, ma doversi trasformare in qualcos’altro quando si affronta il mondo. Lo si fa per adeguarsi, per paura di non essere accettati, per sopravvivere, per mancanza di supporto e incoraggiamento. I motivi sono tanti, ma è una scissione che di frequente possiamo constatare nel nostro vissuto e anche nella nostra quotidianità.

Matteo Cellini ha vinto il premio Campiello per la sezione “Opera prima” descrivendo da un punto di vista originale questa dicotomia della personalità. Il romanzo si mantiene perfettamente in equilibrio tra l’angosciosa ferita che lacera la protagonista, che si sente diversa e vive nella paura, e la leggerezza del tono e dell’andamento prosastico, che veleggia noncurante su un mare di ironia e di placidi topoi adolescenziali. È un connubio efficace, che cattura l’attenzione dalla prima all’ultima pagina, regalando alla fine una morale che rinfranca l’animo del lettore, ormai forse abituato a finali aperti, giudizi sospesi e lavaggi di mani da parte dell’autore.

Caterina è forte, ma anche fragile. Caterina è giovane, ma anche matura. Caterina è colta, ma anche ingenua. Caterina si sente sola, ma non lo è. Crede di aver capito come gira il mondo, ma in realtà è atterrita dal nemico che alla fine si rivela il più crudele e spietato di tutti: se stessa.

Diciassette anni, una famiglia apparentemente serena, brava negli studi, determinata: la protagonista ha tante carte vincenti da giocare, sogni da realizzare e le capacità per vivere una vita piena. Ma non è un’eroina solare quella che ci ritroviamo davanti, non vuole combattere i nemici alla luce del giorno, ma appartiene piuttosto alla dimensione notturna e misteriosa, preferisce mantenere un profilo basso e celare la sua vera anima agli occhi di tutti. Una sorta di abitante della luna, o meglio luna piena: sì, perché Caterina è una ragazza obesa, e il suo compito quotidiano è quello di mimetizzarsi, di far rimbalzare sul suo strato di ciccia le offese, le battutine e gli sguardi invadenti, perché non colpiscano come tanti proiettili il suo cuore. Però è un’eroina altruista (se no che eroina sarebbe?), perché la sua missione è incarnare il termine di paragone il più estremo possibile, in modo da far sentire meglio il suo prossimo: “Cate è più grassa di me, è più brutta di me, è più sfigata di me”, tutti pensieri che lei gratuitamente distribuisce a chi la incontra.

Questa parabola narrativa, che in qualche modo si incrocia con le linee decise e formative del Bildungsroman, si staglia netta sul piano dei sentimenti e della vita reale, punteggiata da personaggi che si imprimono nella memoria e colpiscono per la loro carica vitalistica, nonostante tutto. Come non affezionarsi a Oscar e Gionata, i fratelli di Caterina? E chi non ha mai ammirato una professoressa (“perché lei ci capisce”), e seguito con estatica adorazione le sue lezioni? Chi non ha mai provato una tenera commozione nello scoprire le fragilità e il dolore dei propri genitori? Chi non ha mai avuto una compagna di banco come Anna l’Annoievole?

Alla fine del percorso, ricco di momenti folli, crisi, prove superate, tutti si sentono arricchiti. E se Caterina riuscirà finalmente a vivere non più come “Cate-ciccia”, ma come “Cate, io”, lo si deve anche alla letteratura. I romanzi che la nonna e la professoressa le fanno leggere sono veri e propri appigli durante la scalata adolescenziale che dovrebbero essere proposti in tutte le scuole superiori. Vengono citati Tozzi, Pirandello, Landolfi, che accompagnano Caterina lungo il suo cammino di crescita. Traspare così la professione dell’autore, insegnante di Lettere, e forse anche un invito a considerare maggiormente una delle tante funzioni benefiche (spesso trascurate e non abbastanza onorate) della letteratura: un’eccellente compagna di viaggio, discreta nei momenti felici, generosa in quelli gravi e incerti.

 Caterina Sansoni

 

Autore: Matteo Cellini
Titolo: Cate, io
Editore: Fazi Editore
Anno: 2013
ISBN: 978-88-6411544-3

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