Le recensioni di Connessioni Letterarie
I miei piccoli dispiaceri di Miriam Toews non è un libro che si legge tutto d’un fiato. Richiede delle piccole pause, per mandar giù i groppi in gola. Un libro che travolge come un fiume in piena, rimescola le emozioni, strappa involontariamente qualche lacrima per poi suscitare una risata sincera.
Miriam Toews si ispira a eventi biografici e racconta la storia di due sorelle cresciute in una piccola comunità canadese di mennoniti. Elfrieda, la maggiore, è un vero genio della musica, quando suona il piano riesce a far innamorare gli sconosciuti e a commuovere le platee. All’età di diciassette anni, sostenuta dai genitori, ha lasciato la comunità per intraprendere la carriera di musicista e girare il mondo. Ha un compagno che la ama e un agente che si fa in quattro per lei, una tournée in programma. Yolandi, invece, è la sorella strampalata, una scrittrice mezza fallita, che cerca di crescere due figli avuti da uomini diversi. Il suo mondo caotico è costellato da sms improbabili degli ex e da una serie di malintesi. Per fortuna c’è Julie, l’amica di sempre, pronta a offrirle un calice di vino e tanta comprensione!
Eppure Elf, nonostante tutto, non ne vuole proprio sapere di vivere. Non ce la fa più. Dice di avere un pianoforte di cristallo nel petto e sogna di volare in Svizzera per trovare la serenità. Come si può salvare una persona decisa a lasciarci? Ecco che Yoli tenta in tutti i modi di convincerla a restare: la consola, urla, si arrabbia, la supplica. Entrano in gioco la mamma e zia Tina, due forze della natura, e poi c’è Nic, che vorrebbe di nuovo la sua Elf e spera che tutto torni come un tempo. La lotta per tenere in vita Elf è una lotta quotidiana, ci immergiamo nella routine di chi è alle prese con un dolore inaspettato e si ritrova a tenere in equilibrio forze misteriose, è una quotidianità fatta di ospedali e litigi con le infermiere, ma anche dolcezza, speranza e amicizia profonda.
Con assoluta maestria l’autrice pervade la storia di umorismo. Non capita spesso di leggere un libro dedicato a tematiche tanto serie, come la morte e il suicidio, e scoppiare a ridere, quasi sentendosi in colpa. Tra i mille interrogativi e le riflessioni sulla fragilità della vita, trovano spazio le piccole vicissitudini di tutti i giorni, le buffe imperfezioni di Yoli, i ricordi di infanzia. Grazie ai flashback inseriti sapientemente nella trama, infatti, il passato delle protagoniste assume un peso sempre maggiore, la storia familiare viene riletta e rielaborata da Yoli nella sua azione volta a dare un senso al presente. Possibile che Elf sia destinata a soffrire? Esiste forse un gene del suicidio? E se lasciare andare fosse la soluzione?
Non ci sono né risposte né giudizi tra le pagine. Ci sono persone reali, con le proprie forze e debolezze, nessun finale a effetto, nessun cliché precostruito. C’è il dono della vita che sa essere bellissimo e spietato. E una famiglia unita nel dolore. L’autrice ne racconta il viaggio con estrema delicatezza, restituendoci una storia sincera e potentissima. Un libro che narra di amore incondizionato, di perdono e di guarigione.
Beatrice Nigrisoli
Autore: Miriam Toews
Titolo: I miei piccoli dispiaceri
Editore: Marcos y Marcos
Anno: 2015
Traduttrice: Maurizia Balmelli