Le recensioni di Connessioni Letterarie
La storia che lo scrittore Paioli ci delinea, con grande maestria, è un racconto nel racconto. È una di quelle storie che si aggrappano alla grata del nostro animo provocandoci turbamento e emozioni indefinite.
La lotta atavica tra bene e male viene snocciolata in un lasso temporale che ci lascia sospesi nel vuoto, in un limbo che al contempo si dilata e si restringe a seconda dell’evolversi degli episodi.
I protagonisti si muovono e compiono le loro azioni in una città, Napoli, che porta in auge tutti i diversi colori e le diverse sfumature della magia, delle dicerie popolari e delle leggende di strada.
L’intrigo, la suspance compaiono già leggendo le prime pagine, però tutto all’inizio sembra vago e indefinito, poi nel cuore del racconto la matassa degli avvenimenti sembra iniziare a sbrogliarsi e allora il lettore gusta, assapora con più entusiasmo il dispiegarsi della vicenda.
In alcuni punti il racconto si fonde e si confonde con la finzione.
Per alcuni tratti, la mente del protagonista sembra obnubilata dalla sua “diversa” percezione della realtà, tanto da sembrare un “folle”, un”pazzo “da evitare perché con le sue domande porta alla luce una verità scomoda e ingombrante per molti.
“Sto solo dicendo che spesso la realtà è meno bella di quello che vorremmo”, questa sembra in apparenza una concezione pessimistica della vita. Un’opinione che troviamo tra le prime pagine del libro.
Senza svelare il finale, possiamo dire che lo scrittore Paioli identificandosi in prima persona con uno dei personaggi matura la consapevolezza che l’amore e le radici possono anche avere due origini differenti, ma entrambi rappresentano il cuore pulsante, il volano dell’esistenza individuale.
Le sicurezze quotidiane, la routine giornaliera, viene sconvolta a ogni piè sospinto, e quell’affannarsi nel cercare di cogliere la tranquillità diventa quasi banale.
Possiamo leggere negli occhi dello scrittore la voglia di abbattere il muro dell’omertà e della reticenza su argomenti che , per la gente comune, possono sembrare scomodi.
Paioli entra sempre in punta di piedi nel groviglio mentale che porta l’antagonista a compiere i più efferati omicidi, però anche se cerca di essere impersonale, super partes, noi-lettori capiamo a prima vista da quale parte si è schierato.
Accettare di scrivere una commedia su Napoli e poi essere invischiati in una tragedia ci fa capire che nulla può essere programmato nella vita.
Tutto deve essere lasciato al caso, anche se il bene condito da sani principi deve sempre trionfare, su questo punto non si scende a compromessi.
Concetta Padula
Titolo: La verità del tempo
Autore: Renato Paioli
Editore: inKnot Edizioni
Anno: 2016