Le recensioni di Connessioni Letterarie
Una storia d’amore, bugie, sopravvivenza, legami spezzati.
Un intreccio narrativo complesso che si snoda attraverso salti temporali, differenti scenari geografici, molteplici punti di vista.
La storia si sviluppa intorno al legame tra Habdulla e Pari, due bambini indifesi in cui trova espressione l’amore nella sua forma più autentica e pura. Un legame spezzato per ragioni economiche che si rincorrerà per tutta la vita.
E l’eco rispose si snoda in quasi sei decenni in cornici geografiche differenti: si parte da un piccolo paesino vicino Kabul per arrivare in California, a Parigi e su un’isola greca.
Ogni capitolo racconta una storia mai pienamente compiuta aprendo le porte a quella successiva. L’intreccio si dipana attraverso un cerchio che, senza chiudersi mai del tutto, sottolinea come le vite siano irrimediabilmente collegate dalle conseguenze generate dalle azioni altrui.
Una storia intrisa di dolore, assenza, separazione dove vince l’urgenza della ricongiunzione, la necessità del recupero ancestrale delle proprie radici.
Se Il cacciatore di aquiloni in qualche pagina riesce a disegnare i contorni di un Afghanistan che ha vissuto un tempo migliore, E l’eco rispose restituisce uno stato povero, dove il compromesso, per le classi meno agiate, appare l’unico mezzo per poter sopravvivere.
Violento, duro, devastante, intriso di dolore, il testo non lascia indifferenti mettendo il lettore a dura prova rispetto a tematiche come la malattia, la senilità genitoriale, la povertà generando, in alcuni momenti, la necessità di prendere le distanze per non lasciarsi scalfire dalla sofferenza.
Eppure nonostante il tormento lo assalga una luce di speranza appare. I legami spezzati si perdono, si rincorrono, si dimenticano eppure non svaniscono perché l’amore sopravvive al logorio del tempo e le persone non dimenticano chi sono guidate dalle radici del proprio cuore.
Tonia Zito
Titolo: E l’eco rispose
Autore: Khaled Hosseini
Editore: Piemme
Anno: 2013