Le recensioni di Connessioni Letterarie
Susan e Luciano Dairoli rincorrono un’esistenza felice, ma dopo nove anni di matrimonio il loro forte legame sentimentale sembra essere messo a dura prova. Una vita lacerata come una stoffa ridotta a brandelli da un destino avverso fa sentire Susan avviluppata e sospesa a mezz’aria in un limbo, imprigionata in un continuo stato di torpore che fa scemare anche l’amore per il marito.
Una donna ebbra di dolore perché vive nella consapevolezza di avere un “ventre arido”. Tutta questa angoscia si mescola alla gioia momentanea di una ”possibile maternità” che si dissolve in aria come una bolla di sapone.
Un figlio, per i coniugi Dairoli, rappresenta il futuro che si staglia con veemenza nella quotidianità e non poterlo avere è come fumo che prude gli occhi e costringe al pianto. Un pianto prima sommesso e poi oceanico, che sgorga dall’abisso dell’anima come un torrente in piena irruento e inarrestabile.
Per poter riempire quel “ventre piatto, la trentaseienne compie svariate rinunce in primis il lavoro di ostetricia in ospedale.
Si sottopone a una sfilza di controlli e esami che vanno oltre la routine. L’architetto e l’ostetrica decidono di tener aperte “svariate porte”per poter riempire quella stanza polverosa della loro casa. Vestendo i panni della casalinga, Susan si sottopone a ben tre inseminazioni artificiali senza alcun esito positivo.
Intanto, la loro villa diventa punto d’incontro e di “studio” degli assistenti sociali perché soprattutto Luciano vuole dare la possibilità a un “cuore rifiutato”di imparare ad amare, di lasciarsi trasportare dalle onde dei sentimenti e di sentirsi accolto dalla vita. Luciano sposa l’idea che:” L’amore è un castigo. Siamo puniti per non aver saputo restare soli”.( Marguerite Yourcenar).
Uno spazio che dopo un’infinità di controlli per l’idoneità all’adozione viene messo a lucido per permettere il suo ingresso a una bambina.
Ester, di sei anni, è collocata presso i Dairoli come figlia affidataria con rischio giuridico.
A Susan ferisce l’indifferenza di Ester che per lo più la ignora, preferendo le attenzioni del marito Luciano.
Quando la matrigna arriverà a capire che ”l’amore perdona tutto, tranne una cosa, quella di non essere amato”(Henri Lacordaire) e inizierà a fare mente locale sul tipo di rapporto che lei aveva con la madre , allora, solo allora comprenderà di vivere con Ester un rapporto ambiguo in cui nessuno è capace di fare il primo passo per una convivenza civile.
Cosa farà Ester?
Il mondo dei grandi porta solo dolore e Susan finalmente sentirà uscire dalle piccole labbra di Ester la dolce parola: ”mama”. E più di tutto Susan riuscirà a cucirsi addosso gli abiti di una buona madre??!!
Il frastuono del suoi occhi è un romanzo che tocca la realtà come una corda di violino con musiche drammatiche ma anche con note di speranza.
Concetta Padula
Titolo: Il frastuono dei suoi occhi
Autore: Luana Brivio
Anno: 2016
Editore: inKnot Edizioni
