Il potere della memoria - Umberto Eco - Connessioni Letterarie

I padri muoiono quando hanno finito di raccontare tutto ciò che sapevano e chiedono a noi di raccontare qualcosa.

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In occasione della Biennale di Venezia, lo scorso anno nel padiglione italiano un’installazione di Davide Ferraro, metteva in luce l’importanza della memoria per Umberto Eco.

Noi siamo la nostra memoria. La memoria è l’anima.

Non solo individuale, ma collettiva: la memoria è sempre memoria dell’umanità.

La vita è come un film dei tempi andati, quando si poteva accedere alla proiezione in qualsiasi momento e non a un’ora fissa. Tutti gli uomini entrano nella vita, quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto prima che si nascesse; serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove.

Tutto è da ricordare, perché alla fine della vita si potrà avere l’impressione di aver vissuto mille vite.

La lettura del mondo è “un’immortalità all’indietro”.

Buon viaggio Professore, buon viaggio a te, scrittore, semiologo, filosofo, che hai saputo col tuo sguardo attento sulle reti del reale cogliere la tua “immortalità all’indietro”.

Maria Mancusi
inKnot Edizioni

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