LA MASCHERA
Spalanco l’armadio. La mano cerca, tocca, sceglie: gli slip neri di pizzo, i pantaloncini cortissimi, la maglietta.
Mi vesto. Lo specchio mi rimanda una figura che non riconosco: mi assomiglia, ma non sono io la donna che mi guarda. Io sono Hada, lei è… Nimia. Nimia chi è? La mia ombra? Il mio fantasma?
Nascondi quella faccia, nero animale in calore. Mi fai schifo. Schifo.
La mia rabbia è un’improvvisa tempesta tropicale che sconvolge, distrugge, fa volare scarpe, fa a pezzi biancheria e vestiti, sbatte sedie contro il muro.
Poi si placa.
Stupida. Sono una stupida.
Mi siedo sul letto e aspetto che il respiro si faccia lento, ancora più lento.
Mi rimetto davanti allo specchio.
La mano traccia righe di matita attorno gli occhi: devono essere neri, pesanti, irriconoscibili. Dipinge le guance e le labbra di un rosso scarlatto.
Ancora. Azzurro sulle palpebre, rosso sulla bocca.
Guardo attraverso la maschera: manca la parrucca. Mio Dio, dov’è la parrucca?
Cerco, mi affanno, la trovo e me la calco sulla testa. I capelli color erba secca sul viso.
Incredula fisso lo specchio. Non è possibile, una strega mi ha trasformato in quell’orribile figura.Sul marciapiede, adesso, passeggio avanti e indietro. Aspetto che un’auto rallenti e un finestrino s’abbassi. Il vento mi schiaffeggia la faccia con le sue mani gelide, mi sferza le gambe nude, le braccia, s’intrufola nella maglietta. Cammino. Traballo sui sandali alti. Inciampo. Impreco. Piango.
Ma lui non smette.
Ho freddo. Tanto freddo. M’appoggio al lampione. Nemmeno lui ha visite stanotte. Non una mosca o una falena ronzano attorno al piccolo sole. Nessuno è per strada.
Ho tradito Ogun, ho tradito Yemaya, ho tradito gli spiriti ancestrali.
Ecco perché sono qui.
I malvagi Baka sono arrivati e mi hanno afferrato i capelli, trascinato attraverso l’inferno, gettato sul marciapiede tra l’immondizia e la cacca dei cani.
Come un rifiuto.
Laureata all’Accademia di Belle Arti di Genova. Dopo un inizio come pittrice ha scritto e illustrato alcuni albi per bambini pubblicati da Grandir (F), Editions de l’Arbre (Tu), Tandem Ediciones (Es).
La scrittura l’affascinava, così ha deciso di cimentarsi in un romanzo per ragazzi Ragazze del Sahel edito da Liguori.
I suoi ultimi lavori 30 euro e Schegge nel vento sono romanzi per adulti, scritti a quattro mani e non ancora pubblicati.