Le recensioni di Connessioni Letterarie
Per dieci anni i Natali di Edimburgo hanno avuto il sapore del male; ogni anno, infatti, come fosse un rito, il 24 dicembre veniva ritrovato il corpo nudo, sgozzato e deterso di una donna.
L’ultima di queste vittime è Kirsty, la fidanzata dell’ispettore Tony McLean: Donald Anderson, l’assassino di Natale, viene arrestato e finisce i suoi giorni in carcere, dove viene trovato morto. Ma nulla si risolve e le indagini dell’ispettore McLean sembrano diventare eterne nel tempo del corpo e soprattutto in quello della mente. Nuovamente, infatti, all’approssimarsi del Natale viene rinvenuta un’altra vittima, assassinata come le altre. È l’inizio di un nuovo inferno per la città e per Tony, che rivive giorno dopo giorno il dolore della morte di Kirsty.
Chi è l’assassino? In carcere è finito l’uomo sbagliato?
Una notte alla porta dell’ispettore bussa un misterioso monaco: questi sostiene che ad armare la nuova mano sia un antichissimo manoscritto la cui lettura è in grado di scatenare le pulsioni peggiori e più empie.
Le ossessioni del protagonista scorrono parallele alle indagini, creando una bella tensione narrativa, l’elemento più caratterizzante di questo romanzo che non ha nella trama, né nella scelta del paranormale come giustificazione del male, molto di originale. Tutto sembra, in un certo senso, già visto e persino quella suspance che attraversa tutta la storia e spinge il lettore ad arrivare fino alla fine risulta poi strozzata dalla scelta non proprio insolita del colpevole.
Di certo apprezzabile è il modo con cui Oswald, autore del libro, tratteggia il suo protagonista: un ispettore, naufragato in un dolore da cui non sa uscire e che gli impedisce la vita, come, paradossalmente, qualsiasi slancio di eroicità, a tal punto che anche lo scioglimento della vicenda lo conferma congelato nel suo buio.
Maria Mancusi
Autore: James Oswald
Titolo: Il libro del male
Editore: Giunti
Anno: 2015