Mettete insieme una splendida chiesa abbandonata da trent’anni e una libreria a cui occorre una nuova location, mescolate bene e vi troverete a Napoli, in via Poerio, dove Marzio Alfonso Grimaldi, titolare dell’omonima libreria antiquaria e casa editrice, ha pensato per la sua attività a una destinazione d’eccezione, una chiesa, alla chiesa Matri divinae gratiae dicatum.
La piccola chiesa, dedicata alla Madre della divina grazia, fu costruita all’inizio del Novecento, quando la strada su cui affaccia si chiamava ancora vico Freddo a Chiaia. Era abbandonata dagli anni Ottanta, da quando morì il suo ultimo custode, padre Tancredi. Fino a pochi mesi fa, giaceva nell’abbandono e nel degrado, chiusa con un catenaccio alla buona, violata da vandali e ladri, deturpata da cartacce, bottiglie, mozziconi. I due locali, cappella e sacrestia, ora tornano a nuova vita.
Grimaldi ha risposto a un bando della Curia di due anni fa, che concedeva in gestione alcuni suoi locali in disuso, purché fossero indirizzati a scopi culturali e sociali. Detto fatto. Marzio Alfonso ha aperto un cantiere di ristrutturazione della chiesa, con lavori autorizzati dalle soprintendenze ai Beni architettonici e al Polo museale, che ne vincolano le salette. Il piccolo tempio torna a brillare coi suoi marmi e stucchi. L’ex sagrestia, è stata adattata a show room. La chiesa è diventata libreria.
Mensole e scaffali di legno ospitano tutte le 220 pubblicazioni Grimaldi, dal 1978 a oggi. Sistemate in più formati, raccontano le aree di specializzazione della casa editrice: stampe ottocentesche, arte, storia del Regno di Napoli, vecchi cataloghi, testi rari. In questo luogo, Grimaldi, circondato da libri e dal profumo del sacro, accoglie i suoi clienti.
L’esempio napoletano non è un unicum, ha un precedente in quel di Maastricht, dove un ex luogo di culto è stato trasformato in un bookstore. Lo studio Merkx+Girod che ha curato il progettato architettonico per il colosso olandese Boekhandels Groep Nederland (BGN) ha scelto come location una ex chiesa domenicana.
Un dialogo da non sottovalutare tra fede dello spirito e nello spirito.
Maria Mancusi