Esistono vari modi per promuovere un libro. Le presentazioni in librerie, le recensioni nei principali blog letterari e nei bookshop on line più diffusi, le interviste all’autore, le campagne mailing.
La chiave del successo è far parlare del proprio testo.
Per far presa sul popolo della rete potrebbe essere utile utilizzare uno strumento immediato che possa facilmente diventare virale.
Il booktrailer sembra lo strumento ideale: è essenziale, racconta in pochi secondi il testo, fa leva sull’emotività del fruitore, è breve e attira l’attenzione anche dei navigatori frettolosi.
Spesso quando si cercano informazioni in rete si corre ad alta velocità, può capitare quindi che la copertina e il titolo di un libro non saltino all’occhio. Un modo per convolgere il lettore, per far leva sulle sue sensazioni, è comunicargli le emozioni che l’autore intende suscitare attraverso un booktrailer.
Si tratta di uno spot video che utilizzando un linguaggio simile a quello cinematografico, sintetizza la trama del libro ricreando l’atmosfera, le sensazioni che questo suscita, una forma di comunicazione estrememente flessibile, adatta per velocità e linguaggio al web e alla cultura digitale.
Varie sono le tipologie proposte nella rete: i book trailer di stampo cinematografico, una sorta di cortometraggio che in poche sequenze restituisce la trama del romanzo, quelli con animazioni grafiche, dove la storia non viene restituita attraverso un girato video ma tramite l’animazione di elementi grafici, gli ibridi che combinano le due tecniche.
Nel panorama editoriale internazionale nel 2002 le prime case editrici che hanno utilizzato il booktrailer come strumento di promozione on line sono la casa editrice inglese Canongate per Life of Pi di Yann Martel e la americana Jove Books per il fantasy di Christine Feehan Dark Symphony. I creatori di quest’ultimo il regista californiano Michael E. Miller e la direttrice marketing Sheila Clover English, hanno intuito le potenzialità di questo strumento fondando una casa di produzione specializzata nella realizzazione di booktrailer la Circle of Seven Productions (COS).
In Italia la prima casa editrice a sperimentare il booktraiker come strumento di promozione è stata Marsilio nel 2005 con il booktrailer del romanzo Baciami Giuda di Will Christofer Bear, emulata da case editrici grandi e piccole come Fazi e la casa editrice Orecchio Acerbo di Roma.
A settembre 2012 la rivista panorama ha pubblicato una lista con i dieci booktrailer italiani. Si tratta di spot prodotti in momenti differenti da case editrici come Mondadori (Cose che nessuno sa di Alessandro D’Avenia, Come Dio comanda di Niccolò Ammaniti e Alex di Pierre Lemaitre), Einaudi (Il rumore dei baci a vuoto di Luciano Ligabue e 1Q84 di Haruki Murakami) Rizzoli (Mani nude di Paola Barbato), Sellerio (La traccia dell’angelo di Stefano Benni), Marsilio (Strade bianche di Enrico Remmert), Longanesi (Fai bei sogni di Massimo Gramellini) e Marcos y Marcos (Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas).
La rassegna proposta offre una panoramica sullo stato dei lavori in Italia.
Noi di Connessioni Letterarie pensiamo che il booktrailer nell’era della comunicazione digitale sia uno strumento fondamentale per la promozione di un libro, purché sia capace di restituire la poesia del romanzo in maniera efficace e immediata. La scelte scelte stilistiche del regista e del montatore diventano fondamentali, a loro viene affidato il delicato compito di tradurre in immagini la poesia dei romanzi che si intende rappresentare. Nel rispetto dell’autore o in aperto contrasto con esso il regista deve raccontare il libro senza svelare troppo, senza dare una connotazione precisa ai protagonisti, senza influenzare troppo l’immaginazione del lettore.
Interessanti quanto i book trailer segnalati da Panorama sono Zero Zero Zero di Roberto Saviano e Sonata Art Gallery di Goro Endow,
Tonia Zito